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Arbitro assicurativo: il debutto ufficiale previsto entro l’estate 2025

L’Arrivo dell’Arbitro Assicurativo: Un Passo Importante per il Settore

La recente approvazione del Consiglio di Stato ha segnato una svolta decisiva per l’istituzione dell’arbitro assicurativo in Italia. Anche se ci sarà da attendere ancora qualche mese, l’obiettivo è che questo nuovo strumento diventi operativo prima dell’estate 2025. L’arbitro assicurativo si preannuncia come una risposta fondamentale alle crescenti esigenze di tutela dei consumatori nel settore delle assicurazioni, portando con sé significative opportunità per un miglioramento del sistema di risoluzione delle controversie.

Superato l’Ostacolo Normativo

Secondo quanto riportato da Radiocor, l’ostacolo rappresentato dal parere del Consiglio di Stato è stato finalmente superato. Con la strada ormai sgombra, si attende solo il varo del decreto interministeriale, frutto della collaborazione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Ministero della Giustizia. Questo passaggio segna un traguardo significativo, considerando che l’istituzione dell’arbitro assicurativo è stata prevista dalla legge sei anni fa.

L’approvazione del Consiglio di Stato non è solo un traguardo burocratico; rappresenta un passo essenziale verso una riforma attesa da tempo. La figura dell’arbitro, infatti, è stata concepita per offrire ai consumatori un’alternativa efficace alla risoluzione delle controversie che possono sorgere con le compagnie assicurative.

L’Impegno dell’IVASS

L’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha spinto a lungo per velocizzare le procedure di creazione dell’arbitro. Il presidente dell’autorità, Luigi Federico Signorini, ha più volte espresso il suo dispiacere per il ritardo nell’approvazione. Durante la sua relazione annuale, tenutasi a giugno, ha sottolineato l’importanza dell’arbitro, già riconosciuto come “molto utile” nel settore bancario e finanziario.

Un Ruolo Cruciale nel Settore Assicurativo

Il ruolo dell’IVASS è cruciale, poiché non solo supervisiona il settore, ma si impegna attivamente a migliorare le dinamiche di funzionamento del mercato assicurativo. Il presidente Signorini ha evidenziato che l’arbitro può fungere da strumento di risoluzione delle dispute più rapido e meno costoso rispetto ai procedimenti legali tradizionali, rendendo il sistema più accessibile ai consumatori.

Crescita dei Reclami nel Settore Assicurativo

Nel 2023, i dati parlano chiaro: oltre 107.000 reclami sono stati presentati dai clienti delle assicurazioni, evidenziando un incremento di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. Di questi, il 45% riguardava la responsabilità civile auto (Rc Auto). Nonostante l’alto numero di reclami, la maggior parte di essi è stata respinta; meno dell’8% si è concluso con una transazione. Questi numeri mettono in evidenza la necessità di un intervento strutturale nel settore, per garantire che le istanze dei consumatori vengano trattate con maggiore attenzione e tempestività.

Un Processo Complesso

L’istituzione della figura dell’arbitro assicurativo ha comportato un processo complesso, simile alla creazione di due “gemelli”: l’arbitro bancario (Abf), sotto l’egida della Banca d’Italia, e l’arbitro per le controversie finanziarie (Acf), supportato dalla Consob. Questo parallelo è fondamentale, poiché mostra come l’idea di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) sia stata già implementata con successo in altri settori, creando un modello che l’arbitro assicurativo potrebbe seguire.

Riflessioni sulle Procedure

Il processo di creazione dell’arbitro non è stato privo di difficoltà. La necessità di integrare diversi ambiti di competenza, oltre a dover garantire una gestione imparziale e professionale delle controversie, ha richiesto tempo e negoziazioni tra diversi attori. Questo approccio, sebbene complesso, è essenziale per costruire un sistema solido e credibile, in grado di conquistare la fiducia dei consumatori.

Una volta che il decreto interministeriale avrà ricevuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri, dovrà essere recepito dall’IVASS, che redigerà un regolamento attuativo. Questa fase include anche una consultazione di mercato, prevista per richiedere alcune settimane. Tale consultazione è fondamentale per garantire che le normative riflettano le reali necessità e preoccupazioni degli attori coinvolti, creando così un ambiente più favorevole per tutti.

La Fase Finale di Costituzione

Infine, dopo aver completato la fase di consultazione, si procederà alla costituzione del collegio arbitrale, composto da tre membri esperti del settore. Questa fase rappresenta l’ultimo passaggio prima che l’arbitro assicurativo possa finalmente iniziare a operare. La selezione dei membri del collegio sarà cruciale, poiché dovranno dimostrare non solo competenza tecnica, ma anche imparzialità e capacità di affrontare le questioni con sensibilità.

Implicazioni per i Consumatori e le Compagnie Assicurative

Con l’introduzione dell’arbitro assicurativo, si prevede che i consumatori abbiano a disposizione un metodo più diretto e meno costoso per risolvere le controversie, evitando lunghe e costose battaglie legali. Questo non solo migliorerà la soddisfazione del cliente, ma potrà anche portare a una maggiore responsabilizzazione delle compagnie assicurative, costrette a gestire in modo più trasparente le proprie pratiche.

In conclusione, l’istituzione dell’arbitro assicurativo rappresenta un passo importante verso una maggiore giustizia e trasparenza nel settore. Con il suo avvio, si spera di migliorare la gestione delle controversie e di fornire un’alternativa più efficace per i consumatori. Questa iniziativa è un segno positivo che indica un impegno crescente per garantire un mercato assicurativo più equo e accessibile a tutti.

Fonte: a cura della Redazione di KTS Finance, info@ktsfinance.com

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