Stagione delle trimestrali USA: un punto cruciale per i mercati
L’avvio della stagione delle trimestrali USA per il terzo trimestre fiscale 2024 è ormai imminente, con i mercati già in fermento. Gli investitori sono ansiosi di esaminare i risultati aziendali, soprattutto per valutare se la ripresa economica, che ha caratterizzato gran parte del 2024, continuerà anche nei prossimi mesi. La crescita degli utili per le società che compongono l’indice S&P 500 è stimata intorno al 4,2% su base annua.
Se questa previsione si concretizzasse, il terzo trimestre segnerebbe il quinto trimestre consecutivo di crescita per gli utili delle imprese statunitensi, un dato che confermerebbe la ripresa in corso. Tuttavia, va sottolineato che il ritmo della crescita risulterebbe il più debole degli ultimi quattro trimestri, evidenziando un leggero rallentamento rispetto al +7,9% stimato fino a metà luglio. Questo indebolimento ha sollevato alcune preoccupazioni tra gli investitori, soprattutto in un contesto di incertezze economiche globali e di politica monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve (Fed).
Un trimestre di transizione
Il terzo trimestre del 2024 viene considerato un periodo di transizione per le aziende americane. Da un lato, molte società stanno ancora beneficiando dell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia e del miglioramento delle condizioni macroeconomiche globali. Dall’altro, però, l’aumento dell’inflazione e l’inasprimento delle condizioni finanziarie rappresentano sfide sempre più rilevanti per le aziende, specialmente in settori sensibili ai tassi di interesse come il finanziario.
Focus sul settore bancario: un banco di prova per la redditività
Uno dei settori più osservati durante questa stagione delle trimestrali sarà quello finanziario, e in particolare il comparto delle banche, da sempre indicatore della salute economica generale. In un contesto di rallentamento della redditività, le banche affrontano sfide particolari. Secondo le stime di FactSet, il settore finanziario, che rappresenta circa la metà delle società dell’S&P 500 che comunicheranno i propri utili relativi al terzo trimestre, dovrebbe subire un calo degli utili su base annua dello 0,4%.
Le difficoltà delle banche
Il vero nodo critico per il settore finanziario è rappresentato dalle banche, unico comparto che dovrebbe registrare un calo significativo degli utili, stimato intorno al -12%. Questo andamento negativo si deve a una combinazione di fattori, tra cui l’aumento dei costi operativi, l’erosione dei margini di profitto dovuta alla riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed, e l’aumento dei costi di finanziamento. Anche se i risultati delle banche regionali sono attesi in calo di solo -1%, le grandi banche diversificate potrebbero subire un impatto più pesante, con una flessione stimata del -13%.
Il rallentamento del Net Interest Income (NII), ovvero il reddito netto da interessi, è una delle principali cause del declino delle banche. In un contesto di tassi di interesse decrescenti, la capacità delle banche di generare margini sui prestiti si riduce, colpendo direttamente la loro redditività. Questo fenomeno si è già manifestato nei quattro trimestri precedenti, con una contrazione continua del margine di interesse.
La pressione sui risultati delle banche regionali
Le banche regionali sono sotto osservazione particolare in questo trimestre, dopo aver affrontato un periodo difficile a seguito delle crisi bancarie degli ultimi anni e dell’inasprimento delle regolamentazioni post-crisi finanziaria. Mentre le previsioni per queste banche indicano un calo limitato degli utili di circa l’1%, la loro capacità di mantenere la stabilità in un contesto così sfidante sarà un indicatore cruciale per l’intero settore bancario.
Le grandi banche diversificate, come J.P. Morgan e Citigroup, invece, potrebbero subire un calo degli utili molto più pronunciato, stimato intorno al -13%, riflettendo le difficoltà legate al trading, alla gestione patrimoniale e ai mercati dei capitali in contrazione.
I sotto-settori finanziari in crescita: luci oltre l’ombra delle banche
Se le banche mostrano segni di debolezza, altri sotto-settori del comparto finanziario registrano una performance nettamente migliore. In particolare, i mercati dei capitali e le assicurazioni sono tra i segmenti che contribuiscono a mantenere in attivo il settore.
Mercati dei capitali in espansione
Il sotto-settore dei mercati dei capitali dovrebbe registrare una crescita degli utili su base annua dell’11%. All’interno di questo segmento, tutti i sotto-settori principali sono attesi in crescita:
- Investment Banking & Brokerage: un incremento stimato del 15% riflette la resilienza dei servizi di consulenza finanziaria e intermediazione, nonostante la volatilità dei mercati.
- Financial Exchanges & Data: con una crescita del 9%, questo sotto-settore beneficia della crescente domanda di dati finanziari e di soluzioni tecnologiche avanzate.
- Asset Management & Custody Banks: previsto un aumento dell’8%, grazie alla gestione di volumi di capitale sempre più rilevanti e alla domanda crescente di servizi di custodia sicura per gli asset.
Assicurazioni: un settore in salute
Il comparto delle assicurazioni continua a mostrare segnali di robustezza, con una crescita attesa degli utili del 9%. Le compagnie di assicurazione stanno beneficiando di premi più elevati e di un maggior interesse per prodotti assicurativi, sia nel ramo vita che nel ramo danni, in un contesto di crescente consapevolezza sui rischi a lungo termine.
Servizi finanziari e finanza al consumo
Anche il comparto dei servizi finanziari è previsto in crescita, con un aumento degli utili stimato intorno al 4%, mentre la finanza al consumo dovrebbe crescere di circa 1%. Questo leggero incremento è indicativo della resilienza dei consumatori nonostante l’aumento dei tassi di interesse e i timori per una possibile recessione.
Se si escludesse il comparto delle banche, il tasso di crescita complessivo degli utili per il settore finanziario sarebbe di 6,9%, un dato decisamente più incoraggiante.
Le cause della debolezza del settore bancario
Gli analisti prevedono che la debolezza delle banche continuerà anche nel prossimo futuro. Questo perché la politica di riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve rischia di pesare ulteriormente sul Net Interest Income (NII), un fattore determinante per la redditività delle banche. I margini di interesse sono in calo da quattro trimestri consecutivi, riflettendo le difficoltà nel generare profitti adeguati in un ambiente di tassi bassi.
La riduzione dei tassi ha un impatto particolarmente forte sui ricavi delle banche, poiché queste istituzioni finanziarie generano una parte significativa dei loro utili dalla differenza tra i tassi attivi (quelli applicati sui prestiti) e i tassi passivi (quelli offerti sui depositi). Con l’abbassarsi dei tassi attivi, la capacità delle banche di mantenere ampi margini di profitto si riduce.
Date chiave per i risultati delle banche
Nel calendario delle trimestrali, ci sono alcune date particolarmente importanti per il settore bancario:
- 11 ottobre: verranno comunicati gli utili di Wells Fargo e J.P. Morgan, due tra le maggiori banche degli Stati Uniti, che offriranno un primo segnale su come si sta muovendo il settore.
- 15 ottobre: sarà il turno di Citigroup, Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley, i cui risultati forniranno un quadro completo sulle diverse strategie adottate dai giganti bancari.
Test chiave per gli investitori rialzisti
La stagione delle trimestrali che sta per partire avrà un ruolo cruciale anche per le aspettative degli investitori. Dall’inizio del 2024, l’indice S&P 500 ha registrato un aumento del 20%, portando il mercato azionario statunitense a livelli record. Tuttavia, le elevate valutazioni attuali richiedono risultati solidi per giustificarne la tenuta.
La stagione delle trimestrali del terzo trimestre 2024 sarà un test chiave per valutare la salute delle imprese statunitensi, con un’attenzione particolare al settore bancario. Sebbene il comparto finanziario mostri segnali misti, il calo degli utili delle banche rappresenta una sfida significativa. Il rallentamento economico e le politiche monetarie restrittive della Fed rendono questo periodo cruciale per comprendere la direzione futura del mercato azionario, che attualmente si muove ai massimi storici.