Spese globali per la difesa ai massimi storici: in Italia primeggiano Leonardo e Fincantieri

Spese globali per la Difesa: un nuovo massimo storico

Le tensioni geopolitiche a livello internazionale continuano a influenzare in modo significativo le spese militari, che nel 2023 hanno raggiunto un nuovo massimo storico di 2.443 miliardi di dollari, registrando un incremento del +6,8% rispetto al 2022. Questo valore rappresenta un impegno finanziario globale di 306 dollari per ogni abitante del pianeta.

Fattori trainanti dell’aumento delle spese

Questo aumento senza precedenti è stato determinato da una combinazione di fattori, tra cui:

  • Il conflitto in Ucraina, che ha scatenato una corsa agli armamenti nei paesi europei e un rafforzamento delle infrastrutture militari della NATO.
  • Le crescenti crisi in regioni come il Medio Oriente, dove persistono tensioni legate a conflitti regionali.
  • Situazioni di instabilità politica e militare in paesi come il Sudan e il Myanmar, che hanno portato a un aumento della spesa per la sicurezza e il controllo territoriale.

Questo contesto ha stimolato gli investimenti nel settore della Difesa, con effetti significativi sia sulle economie nazionali sia sui mercati finanziari globali.

Impatti sull’industria e sui mercati finanziari

Il rapporto di Mediobanca, pubblicato in occasione dell’evento “The Defense Era: Capital and Innovation in the Current Geopolitical Cycle”, sottolinea come la crescita delle spese militari abbia rafforzato la solidità finanziaria e industriale delle principali aziende del settore. Oltre a sostenere l’innovazione tecnologica, questa dinamica ha contribuito a migliorare i rendimenti in borsa delle società operanti nella Difesa, rendendo il comparto un pilastro strategico per l’economia globale.

L’industria della Difesa globale: numeri e prospettive

Un settore in espansione

Secondo le stime, l’industria globale della Difesa ha generato un fatturato di circa 615 miliardi di euro nel 2023, segnando un incremento del +9,8% rispetto all’anno precedente. Questo dato dimostra come il comparto sia in continua espansione, spinto da una crescente domanda di tecnologie avanzate e soluzioni innovative in ambito militare e di sicurezza.

Il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale della Difesa

Una base industriale di riferimento per l’Europa

L’Italia si conferma un attore chiave nel settore della Difesa europeo, grazie a un’industria altamente sviluppata e diversificata. Il nostro paese si distingue in particolare per la sua eccellenza in:

  • Elicotteristica, con prodotti di alta qualità utilizzati sia per scopi civili che militari.
  • Elettronica avanzata, un segmento cruciale per la progettazione di sistemi di comunicazione, radar e controllo.
  • Cantieristica navale, con la costruzione di navi militari e civili di rilevanza mondiale.

Leonardo e Fincantieri: i leader del settore

Due aziende rappresentano il cuore pulsante del settore della Difesa in Italia:

  1. Leonardo: leader nei settori aerospaziale, della difesa elettronica e dei sistemi di sicurezza.
  2. Fincantieri: tra i principali attori globali nella progettazione e costruzione di navi militari e civili.

Entrambe le società sono a controllo statale e svolgono il ruolo di prime contractors, coordinando progetti complessi nei segmenti tecnologicamente più avanzati del mercato. La loro leadership è sostenuta da una rete di fornitori e partner che contribuiscono all’innovazione e alla competitività del settore.

La struttura dell’industria della Difesa in Italia

L’industria italiana della Difesa si presenta come una piramide strutturata su tre livelli:

  • Vertice: occupato da Leonardo e Fincantieri, che guidano il mercato per volumi d’affari e avanzamento tecnologico.
  • Secondo livello: costituito da aziende di medie dimensioni, specializzate in sistemi o componenti specifici, che completano l’offerta delle grandi imprese.
  • Base: una vasta rete di piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano l’eccellenza italiana in termini di innovazione e flessibilità produttiva. Queste realtà, pur essendo più piccole, sono fondamentali per il tessuto industriale e il mantenimento della competitività internazionale.

I numeri dell’industria italiana della Difesa

Fatturato e forza lavoro

Nel 2023, le 100 maggiori aziende italiane della Difesa hanno generato un fatturato complessivo di 40,7 miliardi di euro, contribuendo per circa lo 0,3% al PIL nazionale. La forza lavoro complessiva del settore ammonta a oltre 181.000 persone, di cui circa 54.000 direttamente impiegate in attività di Difesa in Italia.

Principali comparti produttivi

Il settore è dominato da due segmenti principali:

  • Aerospace/automotive: rappresenta il 49% del fatturato complessivo.
  • Cantieristica navale: contribuisce con il 23,3% del giro d’affari totale.

Questi comparti riflettono la capacità del settore di sviluppare tecnologie all’avanguardia e di rispondere alle richieste del mercato globale.

Investimenti in crescita

L’industria della Difesa italiana ha registrato un incremento significativo degli investimenti:

  • Gli investimenti sono cresciuti del +46,5% rispetto al 2021, raggiungendo il 3,9% del fatturato.
  • Questo aumento dimostra un impegno costante per l’innovazione tecnologica e il miglioramento delle capacità produttive.

Mercati di riferimento e internazionalizzazione

Destinazione delle vendite

Le TOP100 aziende italiane esportano principalmente verso:

  • Europa: con il 61% delle vendite totali, rappresenta il mercato principale.
  • Americhe: seguono con il 29%, trainate dagli Stati Uniti.
  • Altri continenti: assorbono il 10% delle esportazioni, con una crescente domanda da Asia e Medio Oriente.

Presenza di capitali stranieri

Una caratteristica rilevante del settore è la presenza di investitori esteri:

  • 36 aziende su 100 sono a controllo straniero, generando il 25,1% del fatturato complessivo.
  • Le aziende italiane a controllo familiare, pur rappresentando il 15,6% del fatturato totale, sono numerose (56), ma di dimensioni più contenute.

Redditività e performance finanziaria

Risultati economici record

Le TOP100 aziende italiane hanno cumulato utili netti per 4,5 miliardi di euro nel triennio 2021-2023. Solo nel 2023, i profitti netti sono stati pari a 1,6 miliardi di euro, con un incremento dell’+11,2% rispetto al 2021.

Margini e ricerca

  • EBIT margin: salito al 6,2% nel 2023, rispetto al 5,7% del 2021.
  • Ricerca e sviluppo: rappresenta mediamente il 6% del fatturato, a conferma della centralità dell’innovazione.

Un settore strategico per il futuro

L’industria della Difesa italiana si pone come un settore strategico, non solo per la sicurezza nazionale, ma anche per il contributo all’innovazione e alla crescita economica. Grazie alla solidità finanziaria, alla capacità di innovare e all’integrazione con i mercati internazionali, il comparto offre prospettive di crescita promettenti, rendendolo uno degli asset più rilevanti dell’economia italiana.

Fonte: a cura della Redazione di KTS Finance, info@ktsfinance.com

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