Vandalismo sulle opere d’arte: sta diventando una consuetudine?

Vandalismo nei Musei: una Nuova Normalità?

Il fenomeno del vandalismo nei musei è stato il tema centrale del workshop “Activism, Vandalism and Museums: is this the new normal?”, organizzato dal team Global Fine Art di WTW. Durante l’evento, esperti del settore hanno analizzato le implicazioni di questa tendenza emergente, sottolineando l’importanza di adottare misure proattive per la gestione del rischio.

L’Obiettivo del Workshop

Secondo Alessandra Capua, Director Fine Art, Jewellery & Specie di WTW, l’obiettivo principale del workshop è stato creare un confronto costruttivo con i musei su un tema delicato e attuale. Capua ha dichiarato: “In qualità di risk advisor e broker assicurativo, è fondamentale anticipare possibili scenari futuri”. Ha inoltre evidenziato che, sebbene al momento i danni causati da questi atti sembrino limitati, il rischio di un effetto imitativo e di una diffusione su larga scala non può essere escluso.

Un altro aspetto cruciale emerso durante il workshop riguarda i casi di vandalismo mai denunciati, che secondo gli interventi dei partecipanti sono più numerosi di quanto si creda.

Attivismo e Vandalismo: il Legame con il Cambiamento Climatico

Negli ultimi anni, diversi gruppi di protesta, come Just Stop Oil e Ultima Generazione, hanno utilizzato azioni dimostrative contro opere d’arte per sensibilizzare l’opinione pubblica sul cambiamento climatico. Questi atti simbolici, spesso compiuti all’interno di musei e istituzioni culturali, hanno coinvolto opere di rilevanza internazionale.

Esempi Recenti di Attacchi

  • Regno Unito: La National Gallery di Londra ha subito cinque attacchi in due anni, colpendo opere iconiche come i Girasoli di Van Gogh, The Hay Wain di John Constable e la Venere Rokeby di Velázquez.
  • Italia: Episodi simili hanno interessato i principali musei e monumenti:
    • Volantini affissi alla Venere di Botticelli agli Uffizi (marzo 2024).
    • Carbone vegetale buttato nella Fontana di Trevi (maggio 2023).
    • Colla sul Laocoonte ai Musei Vaticani (agosto 2022).

Un Fenomeno in Crescita

Con 38 attacchi documentati a istituzioni culturali europee tra il 2022 e l’inizio del 2024, appare chiaro che questo fenomeno non è un episodio passeggero. Al contrario, sembra indicare una nuova normalità nella gestione dei rischi per il settore museale e artistico.

La Gestione del Rischio nei Musei

In questo contesto, il ruolo degli intermediari e consulenti assicurativi diventa cruciale per supportare i musei nella mappatura dei rischi. Gli elementi chiave per una corretta gestione includono:

  • Analisi della gestione interna del museo e delle visite.
  • Valutazione del contesto ambientale delle opere d’arte.
  • Verifica dei sistemi di sicurezza e protezione dei reperti.

L’Importanza della Fruibilità del Patrimonio Culturale

“La fruibilità del patrimonio artistico e culturale è un principio cardine per ogni realtà museale,” ha sottolineato Alessandra Capua. Tuttavia, è fondamentale dimostrare al mercato assicurativo che tutte le parti coinvolte stanno adottando misure precauzionali adeguate.

Uno Sguardo al Futuro

Il dialogo con i musei, sia clienti che non clienti, è essenziale per mitigare i rischi attuali e prepararsi a gestire quelli futuri. L’arte svolge una funzione pubblica fondamentale, e proteggerla significa garantire la sua continuità per le generazioni future.

Fonte: a cura della Redazione di KTS Finance, info@ktsfinance.com

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