2024: Anima inizia con un bilancio negativo
Il 2024 ha preso il via con Anima, il gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, che ha segnalato una partenza difficile. Nel mese di gennaio, la raccolta netta di risparmio gestito è risultata negativa per 470 milioni di euro, un incremento rispetto ai 34 milioni di euro negativi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Le masse gestite dal gruppo hanno raggiunto i 191,3 miliardi di euro entro la fine di gennaio 2024, rispetto ai 182,4 miliardi di euro dell’anno precedente.
Commento dell’AD Alessandro Melzi d’Eril
Alessandro Melzi d’Eril, Amministratore Delegato di Anima, ha commentato i risultati, sottolineando un incoraggiante miglioramento nella raccolta di prodotti Anima presso i clienti retail, con circa 200 milioni di euro raccolti nel mese di gennaio. Tuttavia, ha anche evidenziato che questo trend positivo è stato mitigato dalle fuoriuscite relative ai sottostanti dei fondi Anima, un fenomeno che, sebbene visibile, ha minore impatto sulla redditività complessiva dell’azienda.
Analisi della raccolta netta
All’interno della raccolta netta, i fondi sottostanti a fondi hanno segnato un decremento di 472 milioni di euro, rispetto alla riduzione di 15 milioni di euro registrata a gennaio 2023.
Retrospettiva sul 2023
Questi dati di gennaio arrivano subito dopo la pubblicazione dei risultati del 2023, anno che ha incluso i risultati della recente acquisizione di Castello SGR a partire dal 19 luglio 2023. Nel corso dell’anno, ANIMA Holding ha riportato un utile netto di 170,2 milioni di euro, in calo rispetto ai 263,7 milioni di euro del 2022. La società ha anticipato la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione ordinaria, pagabile a partire dal 22 maggio 2024.
Principali risultati del 2023
Riassumendo i principali risultati del 2023:
- La raccolta netta è stata di -171 milioni di euro (-4,1 miliardi di euro considerando anche le deleghe assicurative di Ramo I).
- Il totale delle masse gestite è salito a 191,5 miliardi di euro, grazie anche al contributo di Castello SGR.
- Le commissioni nette di gestione sono state di 290,5 milioni di euro, in aumento del 1% rispetto all’anno precedente.
- Le commissioni di incentivo hanno raggiunto i 34,9 milioni di euro.
- I ricavi totali sono saliti a 368,0 milioni di euro, con un aumento del 7% rispetto al 2022.
- I costi operativi ordinari sono stati di 102,0 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto al 2022.
- L’utile ante imposte è stato di 219,8 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente.
- L’utile netto si è attestato a 149,3 milioni di euro, con un aumento del 24% rispetto al 2022.
- L’utile netto normalizzato è stato di 184,7 milioni di euro.
- La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2023 è risultata negativa per 13,2 milioni di euro.
Questi risultati riflettono una serie di fattori, tra cui l’impatto dell’acquisizione di Castello SGR, i costi operativi aggiuntivi e le strategie di gestione finanziaria adottate dall’azienda.