Mercato del Risparmio Gestito in Italia: Ripresa della Raccolta Netta ad Agosto
Il mercato italiano del risparmio gestito ha registrato una significativa inversione di tendenza ad agosto 2023, segnando un’importante raccolta netta di +4,81 miliardi di euro. Questo ha permesso di far salire il patrimonio complessivo del settore a oltre 2.400 miliardi di euro, raggiungendo 2.406 miliardi di euro. I dati, che provengono dalla consueta mappa mensile di Assogestioni, si basano su rilevazioni preliminari e includono un effetto mercato stimato intorno al +0,3% nel mese.
Questo risultato segna una svolta rilevante dopo diversi mesi di difficoltà per il settore, che aveva visto la raccolta netta in territorio negativo. Gli ultimi dati di Assogestioni, elaborati dall’ufficio Studi dell’associazione, offrono una visione più dettagliata di come si stia sviluppando il mercato e quali siano le dinamiche sottostanti a questa ripresa.
La Raccolta Netta Torna in Positivo: Un’Inversione di Trend
Dopo un periodo di quattro mesi in cui il mercato del risparmio gestito aveva sperimentato una raccolta netta negativa, agosto ha visto un’inversione di tendenza. Il mese di marzo 2023 era stato l’ultimo a segnare una performance positiva, ma con un risultato modesto, pari a +387 milioni di euro. Da allora, la raccolta netta è scivolata in negativo, riflettendo in parte le incertezze legate ai mercati finanziari e la prudenza degli investitori.
L’importante ripresa di agosto, con un saldo netto di +4,81 miliardi di euro, segnala un ritorno di fiducia nel mercato e una maggiore propensione degli investitori a mettere a frutto i propri risparmi. Tuttavia, questa ripresa non è uniforme, e una lettura più attenta dei dati consente di comprendere meglio quali settori e tipologie di strumenti abbiano trainato la crescita e quali, invece, siano ancora in difficoltà.
I Fondi Comuni: La Crescita Trainata dagli Obbligazionari e dagli Azionari
Uno degli elementi chiave della ripresa di agosto è stata la performance dei fondi comuni di investimento, che hanno attratto afflussi per +3,33 miliardi di euro. All’interno di questa categoria, i fondi obbligazionari hanno avuto un ruolo preponderante, registrando afflussi per +2,22 miliardi di euro. Questo dato riflette la maggiore preferenza degli investitori per strumenti a reddito fisso, considerati generalmente più sicuri in un contesto di volatilità economica e incertezza sui tassi di interesse.
Un altro dato significativo riguarda i fondi azionari, che dopo un periodo di deflussi sono tornati in positivo con +635 milioni di euro raccolti ad agosto. Questo suggerisce che, sebbene ci sia ancora prudenza da parte degli investitori, una parte di essi ha iniziato a rientrare sui mercati azionari, approfittando probabilmente di alcune opportunità di acquisto o di una rinnovata fiducia nelle prospettive a medio-lungo termine.
Fondi Bilanciati e Flessibili in Difficoltà: Deflussi Consistenti
Nonostante il miglioramento complessivo, non tutti i segmenti del mercato hanno registrato risultati positivi. I fondi bilanciati e i fondi flessibili, che combinano azioni e obbligazioni in proporzioni diverse per cercare di offrire un buon equilibrio tra rischio e rendimento, hanno subito deflussi consistenti. In particolare, i fondi bilanciati hanno perso 530 milioni di euro, mentre i fondi flessibili hanno visto deflussi per 495 milioni di euro.
Questa dinamica può riflettere una maggiore selettività da parte degli investitori, che in un contesto economico incerto preferiscono allocare le proprie risorse in strumenti più mirati, come i fondi obbligazionari o azionari puri, piuttosto che in prodotti ibridi che, in alcuni casi, possono offrire una protezione inferiore durante le fasi di turbolenza dei mercati.
Il Ruolo dei Fondi Monetari: Una Soluzione Sicura in Tempi Incerti
In un contesto di mercato caratterizzato da elevata volatilità, i fondi monetari hanno continuato a rappresentare una scelta popolare tra gli investitori, raccogliendo 1,5 miliardi di euro ad agosto. I fondi monetari, che investono principalmente in strumenti a breve termine e a basso rischio, sono considerati un rifugio sicuro in tempi di incertezza, offrendo liquidità e stabilità con rendimenti moderati.
Questa tendenza dimostra come una parte significativa degli investitori stia ancora privilegiando la protezione del capitale rispetto alla ricerca di rendimenti più elevati, una scelta che riflette la cautela prevalente tra coloro che cercano di preservare i propri risparmi senza esporsi troppo ai rischi dei mercati finanziari.
Le Gestioni Patrimoniali: Bilancio Positivo Sostenuto dalle Istituzioni
Un altro segmento che ha contribuito in modo significativo alla raccolta positiva di agosto è quello delle gestioni patrimoniali. Complessivamente, queste hanno registrato una raccolta netta di +1,54 miliardi di euro, di cui 1 miliardo di euro proveniente dalle gestioni istituzionali e 536 milioni di euro dalle gestioni retail.
Le gestioni istituzionali, che includono clienti come fondi pensione, fondi assicurativi e altre grandi istituzioni, continuano a svolgere un ruolo cruciale nel mercato del risparmio gestito italiano, grazie alla loro capacità di investire grandi somme in modo strategico e diversificato. Le gestioni retail, che si rivolgono invece a singoli investitori e famiglie, hanno mostrato anch’esse segni di ripresa, sebbene con volumi inferiori rispetto al segmento istituzionale.
Un Settore in Ripresa ma con Alcune Aree di Incertezza
In conclusione, i dati di agosto segnalano un’importante ripresa per il settore del risparmio gestito in Italia, dopo un periodo di difficoltà. La crescita della raccolta netta, trainata principalmente dai fondi obbligazionari e azionari, evidenzia una ritrovata fiducia tra gli investitori, sebbene persistano segnali di prudenza, come dimostrato dalla popolarità dei fondi monetari e dalla debolezza dei fondi bilanciati e flessibili.
Le gestioni patrimoniali, soprattutto quelle istituzionali, continuano a rappresentare un pilastro fondamentale del settore, con una capacità di attrarre capitali e garantire stabilità anche in fasi di turbolenza economica. Tuttavia, l’attenzione rimane alta, e sarà cruciale monitorare le dinamiche dei prossimi mesi per capire se questa tendenza positiva potrà consolidarsi o se nuovi fattori di rischio influenzeranno nuovamente la raccolta.
L’incertezza economica globale e le decisioni future delle banche centrali in materia di tassi di interesse continueranno a giocare un ruolo determinante nella propensione al rischio degli investitori e nell’evoluzione dei flussi verso i vari strumenti di risparmio gestito.